è una bella sensazione
sentire di nuovo il vento tra i capelli
Oddio,
i miei nuovi capelli dopo la chemio
non è che svolazzino tanto,
sono tutti riccissimi
scapigliati
e corti
ma li adoro….
ne ho già scritto qui
Ricordo la prima visita dall’oncologo
quando il dott. R mi disse che per la chemioterapia
mi sarebbero caduti i capelli e che mi consigliava
di tagliarli prima che iniziassero cadere magari anche a ciocche.
Credo di avergli chiesto tipo 4 o 5 volte
“Ma è proprio sicuro dottore che cadranno?”
e alla risposta affermativa che leggevo anche nei suoi occhi
partiva l’altra domanda di rito
“ma è sicuro che poi ricresceranno?”
Ad ogni visita era la domanda che non dimenticavo mai di fare
E
Caspita! cresciuti, son cresciuti , più folti di prima
ma anche più morbidi:
sono i miei “capelli neonati”
fanno tenerezza
e a me ne fanno tanta di tenerezza….
E non sopportavo chi , in buona fede sicuramente,
mi diceva
“ma dai che poi ricrescono “
oppure
“questo è il male minore”
BALLE
Lo so bene che quando hai un cancro
non è che ti devi preoccupare
principalmente dei capelli,
ma
vedersi e sapersi senza capelli ti fa sentire “diversa”
è come se il cancro ti togliesse la dignità di persona
lasciandoti senza capelli.
Contro la previsione dell’oncologo i miei capelli non volevano cadere.
Erano morti, non crescevano più, ma
rimanevano saldamente attaccati : tutti al loro posto !
Ho dovuto prendere la decisione di raderli
perchè erano attaccati, ma mi faceva un male
pazzesco il cuoio capelluto,
male da non riuscire a dormire la notte.
Così una sera di fine ottobre 2013
mio marito ha passato la macchinetta
lasciandomi i capelli alla lunghezza minima … qualche millimetro.
Ma neppure così se ne andavano, sempre attaccati saldamente.
Ci sono volute 4 chemio , la Fec rossa per farli cadere definitivamente.
Ho scelto di non usare la parrucca,
anche perchè non avevo nessuna voglia di prendermene cura …
all’irst ne ho viste di belle, se curate
ma ne ho viste anche tante veramente trascurate
comunque
ognuno fa la scelta che più fa sentire a proprio agio
E io mi sentivo bene con le mie bandane,
anche se ad una in particolare mi sono affezionata
ma talmente tanto che anche ora la tengo con me nella borsa
lavata ripiegata e chiusa in un sacchettino…
Rappresenta una parte di vita, della mia vita, per la precisione 10 mesi
in cui era palese che fossi ammalata di cancro
ma in fondo non me n’è mai importato molto
di quello che pensavano gli altri.
Avevo il cancro ed ero impegnata a curarmi…
il post originale qui